FAVOLE

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domenica 6 luglio 2014

IL NONNO

IL NONNO


C'era una volta un vecchio che non ci vedeva più; non ci sentiva più; e le ginocchia gli tremavano. E quando era a tavola non poteva tener fermo il cucchiaio e faceva cadere la minestra sulla tovaglia, e qualche volta gliene scappava anche dalla bocca. 
E la moglie del suo figliuolo se n'era schifita; e anche il suo figlio. Sicché alla fine non lo vollero più a tavola con loro.
Il povero vecchio doveva star seduto al canto del camino, e mangiava un poco di zuppa in una scodella di terra.
 Un giorno siccome le sue mani tremavano, ecco che la scodella gli cadde per terra e si ruppe in due o tre pezzi. Allora sì, che la nuora gliene disse!
E il povero vecchio non rispose nulla, e chinò il capo, e sospirò. 
Gli comprarono una ciotola di legno, e gli dissero: 
- Codesta non la romperete.
Quella sera il suo figliuolo e la nuora videro il loro bimbetto, che giocava e raccattava i cocci della scodella.
-Che fai così? - gli disse suo padre.
-Rappiccico la scodella per dar da mangiare a babbo e mamma, quando sarò grande.
E il babbo e la mamma si guardarono negli occhi, poi si misero a piangere, e ripresero il nonno a tavola con loro, e d'allora in poi lo trattarono bene.
PICCOLO COMMENTO
A tutti noi è inesorabilmente segnato il cammino da percorrere: si nasce, si cresce, si entra nella giovinezza, poi nella maturità, quindi si declina verso la vecchiaia, quando le forze vengono meno e tutto diventa più grave e più faticoso.
E' allora che gli uomini hanno più bisogno di comprensione e di affetto.
Questo racconto desta tristezza, dolore e indignazione.
Nessun essere umano merita un trattamento simile.
Questo anziano aveva faticato duramente per l'avvenire e il benessere dei figli, ma loro lo hanno dimenticato.
Soprattutto hanno dimenticato che in futuro sarebbe toccato anche a loro la stessa sorte.
Ed è l'ingenuità di un bambino a farli rinsavire.









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